Nell’ambito di una serie di iniziative denominate #RipartiAmo dalla cultura, l’ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali – supportata da moltissime altre realtà associative, intende proporre al governo una serie di interventi in difesa dell’associazionismo di base impegnato nel campo della cultura e del sociale. Per questo ENAC ha organizzato per mercoledì 18 novembre in piazza Montecitorio (dalle 10,30) a Roma una manifestazione in tutela del mondo della cultura, dell’arte e del sociale.
Molte realtà associative, come i circoli culturali e ricreativi, che oltre a svolgere una funzione formativa garantiscono quel diritto alla socialità indispensabile, non solo per i giovani, ma anche per molti anziani che vivono nella solitudine nel proprio domicilio, sono stati dimenticati in tutti i provvedimenti adottati.
“ENAC chiede al governo di ascoltare ed esaminare alcune proposte ritenute indispensabili per salvare un mondo in difficoltà – ha detto il Presidente Enac Maurizio Abbate – perchè mondo della cultura di base, il ritrovo dell’associazionismo militante, i luoghi della socializzazione sono fuori dalla logica consumistica.
In particolare vengono avanzate due proposte.La prima prevede la creazione di un Fondo speciale per le “Piccole Realtà Associative”, che potrà essere utilizzato dalle associazioni per far fronte alle spese di mantenimento del canone di affitto della sede sociale. “Tale contributo non dovrà essere erogato tramite credito d’imposta, in quanto – ha continuato il Presidente – le piccole associazioni non avendo la parte commerciale non possono utilizzare tale misura, ma dovranno essere erogate in modo diretto, alla stessa associazione oppure ai proprietari delle sedi”.
La seconda proposta prevede un rilancio della domanda culturale tramite la creazione di “Buoni della cultura” da assegnare a tutti i cittadini che ne facciano richiesta. I “Buoni della cultura” permetterebbero un intervento di sostegno indiretto del reddito, permettendo ai cittadini di utilizzarli per il pagamento di servizi sia nei locali pubblici che nei circoli culturali per diversi scopi, come andare a teatro oppure al cinema, iscriversi al corso di lingue o di recitazione, partecipare al concerto o alla mostra. “Per finanziare tale progetto – ha concluso Abbate – ENAC propone di tassare le multinazionali che operano sul web le quali sono riuscite a sottrarre al fisco, tra il 2015 e il 2019, circa 46 miliardi di euro. Costringere le multinazionali a pagare le tasse in Italia significherebbe dare alla cultura una speranza di rinascita”!

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