ANCONA – “ABC Angelici Benvenuti Colonnelli” è la mostra che si è inaugurata con successo alla galleria Amia, associazione marchigiana iniziative artistiche, che riprende l’attività della storica galleria Puccini, nella nuova sede di via Matteotti 31/a, ad Ancona. Esposizione dedicata a Walter Angelici, Paolo Benvenuti e Francesco Colonnelli, tre artisti anconetani, di nascita o di adozione.
E’ stata una sfida contro il tempo (e i tempi), mascherine, distanziamento, termoscanner, entrate contingentate, ma l’esposizione è lì. La presentazione dell’iniziativa è avvenuta all’esterno con numerosi visitatori radunatasi sui marciapiedi, tra le auto in sosta, tutti ad ascoltare Federica Facchini, storico e critico d’arte, nonché docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata e giornalista, curatrice della mostra. E’ intervenuto anche Stefano Tonti, artista, docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze e presidente dell’Amia. Tre artisti, tre opere, una per ogni parete. “Madre in giardino” è l’olio su tela di Walter Angelici (Ancona 1964), l’artista è docente all’Accademia di Belle Arti di Carrara, ha partecipato a numerose mostre tra cui la Biennale di Venezia, padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi nel 2012; la IV Biennale internazionale di Grafica, in Spagna nel 2007; più volte al Premio Marche e al premio Salvi di Sassoferrato. “La luna nel pozzo” è il quadro di Paolo Benvenuti che si staglia nella parete di fronte all’entrata. Benvenuti (Cesena 1950), si è trasferito ad Ancona, dove si è diplomato all’istituto d’Arte per poi passare all’Accademia di Belle Arti di Roma. Già docente all’Accademia di Macerata, ha vinto premi, tra cui il Premio Marche e il Salvi di Sassoferrato, ha partecipato fin da giovanissimo a diverse esposizioni, sia personali che collettive. Francesco Colonnelli (Osimo, 1952), presenta una tecnica mista del 2014. Performer e videomaker, ha realizzato diverse videoinstallazioni, videotape, performance, in Italia e all’estero. In occasione dell’esposizione di Calamita Cosmica, il grande scheletro di Gino De Dominicis, nella corte della Mole Vanvitelliana nel 2005, Colonnelli ha realizzato la video installazione L’orecchio al silenzio.
“Il tentativo è quello di creare, con un linguaggio colto (Walter Angelici) ironico (Colonnelli) o sottilmente destabilizzante (Benvenuti) un modo diverso di percepire la realtà e mettersi in sintonia con l’anima delle cose o dei luoghi o ancora la spiritualità dei sentimenti più profondi, attraversando il tempo e recuperando un’identità culturale che si credeva persa nella confusione e nella omologazione dei linguaggi”, scrive Federica Facchini nel catalogo.
La mostra è aperta fino al 5 dicembre 2020 dal mercoledì al sabato ore 17-19,30 ingresso libero.

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