Questa mattina al Teatro Filarmonici di Ascoli ha fatto tappa il tour di “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del PNRR. Presenti il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, il dirigente generale della Segreteria tecnica del Pnrr Alberto Tabacchi e il coordinatore della Segreteria tecnica del Piano Complementare per le aree dei sismi 2016 Romano Benini. Presenti in platea, tra gli altri, l’assessore regionale Guido Castelli, alcuni consiglieri regionali e diversi sindaci del territorio.
“Per il Pnrr – ha sottolineato in apertura Gelmini – occorre la massima collaborazione con la Regione, Comuni ed enti locali e oggi siamo proprio ad Ascoli Piceno per acquisire da coloro che vi abitano il loro punto di vista. Sappiamo che le Marche sono una regione che da sempre combatte un isolamento infrastrutturale che va superato attraverso gli obiettivi del Piano. Il Pnnr affronta anche il tema della salute con il potenziamento degli ospedali, delle case della salute, della medicina del territorio, della telemedicina e delle nuove tecnologie. Il Pnrr tra le altre cose prevede anche di potenziare la linea ferroviaria, velocizzare la linea Adriatica, rinnovare treni e autobus, valorizzare i borghi, i porti marchigiani per accrescere la loro competitività e sostenibilità in chiave ambientale”.
A seguire il presidente Acquaroli ha rimarcato la rilevanza del Pnnr “perché rappresenta un’occasione importante per l’Italia e la nostra regione. Noi siamo toccati da progetti interessanti e strategicamente fondamentali per dare risposte a delle sfide indispensabili e per poter tornare ad essere competitivi. A partire dalla sanità, a quanto stiamo facendo nel dare strutture adeguate a territori periferici e offrire la sanità di prossimità, alle opere infrastrutturali e al rilancio del territorio. Sicuramente se da un lato l’investimento sulla Orte-Falconara rappresenta un potenziamento importante per il traffico ferroviario, dall’altra c’è il tema della Linea Adriatica che ci preoccupa un po’, non tanto per l’intervento materiale che è auspicabile, quanto per il potenziamento molto importante del traffico merci. Questo potenziamento equivarrebbe a circa 170 treni al giorno fra circa 15 o 20 anni e che potrebbe contrastare fortemente con la vocazione turistica del nostro territorio, attraversato sulla costa dai binari. Stiamo riflettendo con i sindaci come comprendere come raccogliere opportunità e dare contemporaneamente una risposta adeguata alla sostenibilità del traffico ferroviario sul territorio”.
“Con il ministro Gelmini, che ringrazio per il grande impegno quotidiano e la disponibilità – ha proseguito il presidente – abbiamo parlato diverse volte del progetto ‘Bandiera’, che sarebbe fondamentale per il recupero dei borghi che stanno perdendo la loro capacità di essere attrattivi e perdendo la loro centralità rispetto alle dinamiche del territorio, anche per trattenere i giovani che sono la nostra grande risorsa”.
“Il Pnrr è una grande opportunità che non possiamo permetterci di sfruttare male, anche alla luce della attuale crisi internazionale in corso che incide sui mercati dei nostri territori. Oggi si deve riflettere sull’opportunità di correggere il tiro e far si che il Pnrr possa incidere anche su quei settori che subiscono le conseguenze del conflitto russo-ucraino. Attraverso la filiera istituzionale – ha concluso Acquaroli – stiamo cercando di trovare le giuste soluzioni a tanti problemi che affliggono il nostro territorio e dare adeguate risposte ai nostri cittadini. Per noi il Pnrr è anche ricostruzione post-sisma, un tema fondamentale. Siamo certi che con il Pnnr si inizierà un percorso che è l’inizio di una rinascita del nostro Paese, che vede i giovani al centro e che restituisce centralità alle aree da mettere in rete visto che sono produttrici dal punto di vista culturale, agricolo, commerciale e turistico. Se ci riusciremo avremo fatto un buon lavoro e questo deve essere il nostro obiettivo istituzionale”.
Il Piano come è noto prevede un pacchetto di investimenti che promuove un’ambiziosa agenda di riforme, in particolare digitalizzazione delle aree, transizione ambientale infrastrutture e collegamenti, pubblica amministrazione, semplificazione e competitività.

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