I primi sei mesi di questo 2020 da dimenticare hanno segnato un calo del 11% nelle immatricolazioni delle auto con oltre 135.000 auto in meno vendute. Se però gli acquisti dei privati, che non si sentono di investire in questo momento in un bene non indispensabile, sono diminuiti dell’8,5%, quelli delle società di noleggio sono invece cresciuti dell’8,8% con una punta invece del 112% delle società di noleggio a breve termine.
Per il mercato delle auto riferite al privato, le speranza si concentrano nei prossimi mesi quando la situazione dovrebbe migliorare grazie all’entrata in vigore dei nuovi incentivi che prevedono sconti che variano dal 1.750 e il 10.000 euro e bonus anche per le vetture usate.
Il settore di mercato che non ha invece risentito affatto della crisi ma che, anzi, ha consistentemente aumentato il fatturato, è quello delle auto ibride elettriche che ha registrato un balzo in avanti del 108% e che rappresenta addirittura l’1,2% delle auto vendute nel mese di luglio. Per i motivi che è facile immaginare, e cioè il progressivo allargarsi della forbice tra ricchi e poveri, è aumentato il giro di affari delle vetture di lusso che vengono scelte soprattutto dal mercato aziendale.
Per quanto riguarda i marchi, il mese di luglio ha visto in discesa la FCA che ha perso quasi il 10% il gruppo PSA che lascia oltre il 22%, il Gruppo Renault con un meno 26,49%. Bene invece il Gruppo Volkswagen con un più 1,18% sulle vendite e il Gruppo BMW che è passato da circa 5.000 a oltre 7.000 immatricolazioni potando a casa un incremento del 34,48%

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