Ogni giorno in Italia oltre 1.800 persone necessitano di trasfusioni e questo fabbisogno non si ferma mai, neanche ad agosto e come ogni estate si ripresenta l’emergenza sangue stavolta aggravata dalla pandemia di COVID-19.
In questi giorni si stanno registrando carenze di sangue per le trasfusioni in molte regioni, con le flessioni più marcate in Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna, ma con diverse altre che iniziano a registrare segnali preoccupanti.
Lo hanno fatto sapere il Centro Nazionale Sangue e il Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, commentando i dati riportati nella bacheca SISTRA, il Sistema Informativo dei Servizi Trasfusionali che monitora la situazione nazionale.
L’invito è quindi a programmare la donazione chiamando il centro di raccolta più vicino.  
Per fronteggiare questo problema come si legge in una nota di Vincenzo De Angelis, il nuovo direttore del Centro Nazionale Sangue è fondamentale la collaborazione delle Associazioni e Federazioni di donatori, che con il loro contributo possono incentivare su tutto il territorio nazionale le attività di promozione, chiamata e fidelizzazione. Per poter donare in sicurezza, evitando assembramenti, si deve prenotare telefonicamente, una procedura che permette ai punti di prelievo anche una migliore programmazione della raccolta.  
Dalla bacheca risulta una carenza di circa 400 unità su tutto il territorio nazionale, comprese quelle regioni che normalmente riescono a mettere a disposizione le proprie scorte in eccedenza per compensare le carenze di altre regioni.   Per questo in un momento così delicato per tutto il nostro Paese, ognuno può offrire il proprio contributo e fare la differenza, per garantire la continuità di tutto il sistema e dare una risposta adeguata, tempestiva e immediata alle necessità dei pazienti.

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