Per il festival della danza a Civitanova, dedicato al maestro Enrico Cecchetti – promosso con il sostegno di Regione Marche e MiC – sono previsti sei appuntamenti con compagnie italiane e internazionali con prime italiane e assolute a conferma dello slogan “Civitanova danza tutto” che accompagna da qualche anno la manifestazione, a testimonianza da un lato all’aspirazione a riunire in sé i rappresentanti del mondo e delle diverse culture, dall’altro alla tensione a una onnicomprensività dello sguardo per i diversi stili e linguaggi con cui la danza si esprime.
L’inaugurazione il 25 giugno è con la prima assoluta di Back to dance di Kataklò Athletic Dance Theatre. Giulia Staccioli firma uno spettacolo che accosta frammenti differenti, inediti e di repertorio, portabandiera di un messaggio di speranza, un’occasione in cui condividere finalmente il bagaglio di esperienza emotiva maturato negli ultimi mesi. L’atletismo e la poesia che contraddistinguono la compagnia tornano sulle scene ad ammaliare e a diffondere vitalità. Costruito sulla base di un lavoro della scrittrice francese Chantal Thomas attorno a un’improbabile partita di calcio – terreno di “gioco” e di “danza” – Boys don’t cry di Hervé Koubi per sette dei suoi quattordici magnifici danzatori, giunge al Teatro Rossini in prima italiana il 2 luglio. Tra hip-hop e fluidità contemporanea, la coreografia offre uno spunto di riflessione sulla costruzione dell’identità in una società “chiusa” attraverso la danza spettacolare che contraddistingue la compagnia. Spazio alla danza italiana d’autore il 9 luglio con l’anteprima italiana di Alce di Fabrizio Favale e la compagnia Le Supplici che partendo da una riflessione sull’attuale evento pandemico globale, approfondisce una tematica che da lungo tempo indaga ed è fonte di invenzione di diversi lavori: la presenza animale e il nostro rapporto con essa. Dalla Svizzera giunge a Civitanova Danza il 16 luglio in prima ed esclusiva regionale – in collaborazione con Fuori Programma festival – la Compagnia Linga con Flow, recente creazione che si ispira alla sorprendente performance creata dai movimenti di gruppo degli animali, come i branchi di pesci, gli stormi di uccelli o sciami di insetti. Flow segna anche la prima collaborazione della compagnia con Keda, un duetto franco-coreano formato da E’ Joung-Ju e Mathias Delplanque, che ama confrontarsi con i toni ancestrali del geomungo con texture, ritmi e elaborazioni elettroniche contemporanee. Il 29 luglio il festival ospita un nuovo debutto in prima assoluta con Astor del Balletto di Roma, coreografia di Valerio Longo. La Compagnia del Balletto di Roma inizia un nuovo viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921), autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires. Astor, è un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneón di Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata. Il festival si avvia alla conclusione il 4 agosto con Love Poems, tre lavori interpretati dai danzatori della MM Contemporary Dance Company, realtà di eccellenza della danza italiana diretta dal coreografo Michele Merola, con una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale: Duo D’Eden di Maguy Marin, Round trip di Roberto Tedesco in prima assoluta e La metà dell’ombra di Michele Merola.

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