Quindi? La lezione ormai consolidata per i trafficanti di esseri umani?
Far salire i clandestini su un barcone, meglio se scassato o su un gommone che imbarca acqua. Alla prima emergenza verranno subito soccorsi, anche se in acque internazionali.
La legge del mare e il cuore stesso dei marinai obbligherà sempre a prestar loro soccorso.

I clandestini verranno trasportati NON al porto più vicino, perché gli Stati che ne rivendicano la sovranità, non intendono (e forse neanche possono) accoglierli ma saranno trasferiti in Italia (che continuerà ad essere descritta dal resto d’Europa brutta, cattiva ed egoista) e, OVVIAMENTE non vi saranno “eroi” disposti a farsi processare (gli italiani imparano subito).

I clandestini, quindi, fatti sbarcare e aiutati dalle organizzazioni umanitarie, faranno tutti richiesta di status. Inizierà così la lunga procedura con l’identificazione (sulla parola ) e nel contempo saranno garantiti loro vitto, alloggio e assistenza. Per mesi.

E se sarà loro riconosciuto lo status neanche diranno “grazie Italia” perché li ostacoleremo nella costruzione di moschee, interferiremo nella loro vita privata criticando le loro svariate mogli, il loro modo di vestire e di pregare e, comunque,
i rifugiati resteranno a vita nel nostro Paese, dove verranno presto raggiunti dalle “numerose” famiglie, che avranno anch’esse diritto ad assistenza sanitaria, ovviamente gratuita, una casa popolare (vedi graduatorie nei Comuni) e, naturalmente, la pensione.
Se invece lo status non sarà concesso, il richiedente farà causa allo Stato che sarà OBBLIGATO a farlo assistere nel processo (nella difesa da se stesso) e dovrà pagargli un avvocato.

Ovviamente, seguiranno altre spese per l’assistenza fino alla fine del processo che, se si concluderà con una sentenza negativa per lo straniero, non riuscirà a vedersela notificata perché nel frattempo sarà divenuto clandestino e quindi mano d’opera da sfruttare o usare per commettere crimini di vario genere.
Insomma, comunque vada, grazie, ITALIA.

E tutto questo mentre i nostri anziani sono costretti nelle città a raccattare frutta scaduta nei mercati, non hanno i soldi per pagarsi l’assistenza medica o una protesi,
ma, del resto, a che gli serve? Sono italiani e debbono abituarsi a mangiare poco.
E le pensioni vengono decurtate per il cosiddetto “contributo di solidarietà”.
Eh no! Caro amico Di Maio.
Il contributo presuppone che io voglia “contribuire”: meglio sarebbe definirlo in questo caso una app.in. (appropriazione indebita, suona meglio, no?)

MI SPIACE, MA IO NON CI STO! perché non riesco proprio a trovare in tutto questo una etica o una morale.
Ma come arginare questa “immigrazione clandestina di massa“?!
Modificando le procedure per il riconoscimento delle misure di protezione internazionale e intervenendo presso quell’“Europa che non c’è “.

Come? Attraverso i nostri super pagati parlamentari europei, perché se no risparmiamo i soldi per la bandiera dell’Europa ed issiamo negli Uffici Pubblici solo la bandiera italiana!

Perché se continua così tra 10 anni saremo noi italiani ad essere integrati.
E quanto dico e scrivo interessa ad uno Stato che da oltre un anno parla solo di Covid e di green pass? Cui prodest?!

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