Al via da oggi MAdAM – Museo Aperto d’Arte Marche, il progetto di valorizzazione diffusa delle più contemporanee forme d’arte del territorio, rivolto ai turisti e alla collettività. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dall’assessore alla Cultura Giorgia Latini, insieme a Stefano Ferretti, referente del progetto MAdAM e presidente dell’Associazione capofila, Monica Caputo, responsabile della comunicazione del progetto e presidente dell’impresa creativa PopUp Studio, Mauro Fumagalli, partner del progetto in qualità di responsabile del ciclo turismo e Marco Marilungo, partner tecnologico del progetto.
MAdAM si presenta come una rete museale diffusa e aperta, in grado di valorizzare le più contemporanee forme d’arte presenti sul territorio e, allo stesso tempo, di offrire uno spazio di incontro, scambio, progettazione e produzione condivisa tra enti pubblici e privati che operano in ambito culturale, formativo e turistico, in tutta la regione.
“É davvero interessante l’idea di una rete museale diffusa e aperta, in grado di valorizzare forme d’arte contemporanea presenti nei territori. – commenta Giorgia Latini – Ritengo che questo sia un modo originale di vivere le nostre città e i luoghi della nostra regione attivando un diverso sguardo sulle realtà che abbiamo intorno. L’ho sempre pensato: quando ero assessore alla cultura del Comune di Ascoli Piceno ho promosso progetti di riqualificazione attraverso l’Arte Urbana. Aggiungo che la proposta che presentiamo oggi e che ha avuto il sostegno della Regione Marche non ha validità solo per la promozione turistica ma è rivolta a tutti, anche alle scuole con percorsi, workshop e laboratori per gli studenti. La Regione Marche sta già lavorando a strategie caratterizzate da una visione unitaria e una diffusione capillare: basti pensare alla creazione di un sistema di gestione integrata come l’albergo diffuso, inserita nel Piano triennale della cultura e al Festival dei Borghi, in programma a settembre, che traduce in una proposta culturale e turistica il grande patrimonio materiale e immateriale disseminato in tutta la regione. MAdAM è un’azione che completa ciò che è già in atto aggiungendo un nuovo tassello. E testimonia ancora una volta che i risultati vengono se c’è una rete pubblico-privata capace di incarnare e progettare una visione”.
“L’Arte Urbana – commenta Stefano Ferretti – è stata da subito una presenza molto forte nel tessuto urbano, sociale e imprenditoriale nelle Marche: grazie a un vero e proprio lavoro di innesto, coordinato tra gli enti pubblici, le associazioni, gli artisti e i privati del territorio, si è infatti giunti al suo radicamento locale, con una produzione di larga scala e in continua evoluzione, per quantità ma soprattutto per qualità. Da qui la necessità di un progetto come MAdAM, che si faccia portatore di tutte queste restituzioni oltre che dei valori di un’arte in grado di rimettere in discussione l’idea di collettività da un punto di vista tanto urbanistico quanto sociale. Si tratta, infatti, di un’arte collettiva, fortemente inclusiva e la provenienza ‘dal basso’ di MAdAM è determinante per un museo che restituisce senso di vicinanza con i locali”.
Sostenuto dalla Regione Marche e ideato da un gruppo di imprese culturali impegnate nella produzione di opere d’Arte Urbana nelle Marche – Anime di Strada e Associazione Culturale Centofiorini (MC), PopUp Studio (AN), Arte Pubblica (AP), Reperti Urbani (PU) e Urban Play (FM) – MAdAM si presenta al grande pubblico come una piattaforma web consultabile da tutti gli utenti, il cui centro nevralgico è rappresentato dalla mappatura delle opere più significative d’Arte Urbana presenti su scala regionale. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto e open source, la cui collezione è oggi formata da 120 opere realizzate da 85 artisti di rilievo nazionale e internazionale, disseminate su oltre 40 Comuni delle Marche.

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