Il nuovo sogno italiano? Sembra sia quello di diventare un “nomade digitale”. Ma che cosa signifcia esattamente? Si tratta di una scelta di vita che consentirebbe di continuare a lavorare viaggiando per il mondo con il proprio computer. Dopo aver conquistato i lavoratori di Paesi come gli Usa, il Canada ed il Regno Unito, questo stile di vita sta prendendo piede anche nel nostro Paese dove sembra sia stato scelto già da un italiano su sette.

È evidente che no tutte le professioni si prestano a questa scelta e infatti possiamo vedere che i nomadi digitali di solito operano in settori dove la creatività è una componente fondamentale, tra loro troviamo quindi scrittori, giornalisti, programmatori, Web designer, pubblicitari, artisti, social media manager, influencer e così via.

La tendenza è stata accentuata dall’esperienza pandemica, che ha dato una spinta al lavoro a distanza, fenomeno finora molto diffuso solo in altri Paesi ma non tanto nel nostro. Venendo a contatto diretto con questa realtà ora la maggior parte degli italiani “sogna” di diventare un “nomade digitale”.

Ma quali sono le destinazioni perfette per lavorare in “vacanza”? Per ora le scelte sembrano cadere su Canarie (Gran Canaria, Tenerife e Fuerteventura), Isole Greche (Mykonos, Santorini e Spalato) passando per la Sardegna, la Sicilia, e la Puglia, tutti luoghi in cui il clima favorevole tutto l’anno ed un costo della vita ridotto propongono quasi un paradiso per i nomadi digitali.
Richiestissima anche la possibilità di avere spazi di co-working e di co-living per “economizzare” ancora di più l’esperienza e magari trovare ulteriori opportunità di crescita professionale.

Questa tendenza ha evidentemente influenzato anche l’economia digitale e sono letteralmente raddoppiati i siti dedicati al turismo, con 8.000 i nuovi domini nel primo semestre 2022. Si tratta di un indicatore molto positivo per un settore che ora sta vivendo un momento di grande ripartenza, con numeri che finalmente riescono a competere e perfino a superare quelli del 2019.

I dati emergono dall’analisi dei dati del «Registro.it», l’anagrafe dei siti web a targa italiana che è organo dell’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iit) e che attraverso l’osservatorio permanente «Tourism in the Net» analizza dal 2017 la diffusione su Internet delle varie categorie appartenenti al settore turistico.

A crescere maggiormente —tra le categorie monitorate dall’Osservatorio— sono stati i portali relativi all’ambito della «ristorazione», che passa da 1.763 siti classificati nel 2021 ai 3.642 del primo semestre 2022 (segnando un incremento del 106% rispetto all’intero computo dell’anno scorso).

Poi ancora un notevole incremento vi è stato anche per la categoria «alloggio», che nel primo semestre dell’anno in corso ha registrato ben 3.230 nuovi «punto it», segnando un incremento del 58%.

Ma anche l’ambito più specifico dei «tour operator» segna —con 319 nuovi siti web— un aumento del 25% rispetto al totale 2021. Ed ottima la prestazione anche per l’ambito «intrattenimento» che —arrivando nei primi 6 mesi del 2022 a 300 nuovi siti web— vede un incremento del 72% rispetto al totale dell’anno precedente, dati sicuramente influenzati in positivo dalla ripresa degli eventi e degli spettacoli dal vivo dopo il grande stop causato dalla pandemia.

Facendo poi riferimento all’ultimo “barometro mondiale del turismo” dell’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) —agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede a Madrid— Vamonos-Vacanze.it mette in evidenza che già nel primo trimestre del 2022 vi è stato anche un aumento del turismo mondiale del 182% rispetto all’anno scorso e che la crescita si prevede possa mantenersi ed anzi aumentare lungo tutto il 2022.

I dati dell’osservatorio permanente «Tourism in the Net» lo confermano: i siti «punto it» afferenti al settore turistico sono più che sestuplicati dall’inizio della rilevazione nel 2017 —quando l’osservatorio contava un totale di 22.992 siti web— ad oggi, quando il numero dei siti afferenti al settore del turismo è salito a 148.021 portali, facendo segnare un +543% di crescita complessiva.

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