Questa mattina ad Ascoli presso la Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani si è tenuto il convegno “Sviluppo e opportunità di finanziamento per le comunità energetiche rinnovabili anche nell’ambito dell’attuazione del Pnrr e Pnrr sisma”. Dopo i saluti istituzionali in videoconferenza del sindaco Marco Fioravanti, è intervenuto sempre da remoto il Vice presidente e assessore all’Energia della Regione Marche Mirco Carloni e in presenza l’assessore al Bilancio e alla Ricostruzione della Regione Marche Guido Castelli. Presenti, tra gli altri, il deputato Tullio Patassini, mentre a moderare l’incontro il presidente della III Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale Andrea Maria Antonini.
“E’ evidente – ha sottolineato Carloni – che ci troviamo in una situazione di emergenza per l’innalzamento dei costi dell’energia che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese. L’aumento dei costi ci obbliga a prendere delle decisioni e rivedere la politica energetica e rimetterla in carreggiata viste le timide azioni intraprese negli ultimi anni. Di fronte a questa emergenza siamo chiamati ad intervenire realmente. La giunta regionale sin dal suo primo insediamento ha voluto sviluppare le fonti energetiche rinnovabili attraverso la competenza, la concertazione e la condivisione. Per questo ha istituito il Comitato per le politiche energetiche dove ci sono tutti i player energetici, le associazioni di categoria e vorrei che ci facesse parte anche una rappresentanza delle comunità energetiche. Nel 2021 la Regione ha emanato il bando di 3 milioni di euro a sostegno dei progetti di innovazione tecnologica ed efficientemento energetico e entro sei mesi vogliamo far uscire un altro bando regionale per 4 milioni di euro. Oltre alla revisione del Piano energetico regionale per il 2030, ci stiamo preparando per ospitare nella nostra regione un sito di produzione d’idrogeno”.
A seguire Castelli ha evidenziato la “necessità di accompagnare le comunità energetiche con modelli organizzativi adeguati; modelli che sono complessi e costosi e che necessitano di competenze tecniche e giuridiche specifiche. Di questo si occupa la legge regionale 10/2021 che ha anche il merito di istituire i tavoli tecnici, strumenti fondamentali per favorire la cooperazione tra soggetti e territori. Sappiamo che le Marche sono terra di terremoti e ogni terremoto oltre a portare lutti e tragedie è un’occasione di rilettura e conoscenza del territorio, del patrimonio edilizio e delle abitudini. Ad ogni sisma si valutano come possibili soluzioni che tendenzialmente cercano di creare maggior resilienza e di migliorare il rapporto tra l’uomo e la natura. Per questo la ricostruzione si arricchisce di contenuti nuovi e deve prevedere il salto di contemporaneità proprio perché deve essere allineata al processo digitale e ambientale che nel frattempo sono diventati patrimonio comune. Come comunità istituzionale ci stiamo organizzando attraverso il Fondo complementare sisma che prevede una somma ragguardevole nel concentrarsi in due sub misure: una riguarda la realizzazione di sistemi centralizzati di produzione e distribuzione intelligente di energia e l’altra che è riferita alle comunità energetiche.”
Durante il convegno è emerso che la decarbonizzazione dell’economia regionale passa attraverso il consumo di energia da fonti rinnovabili. Un sostegno viene offerto dalla legge regionale 10/2021 che promuove e sostiene l’istituzione dei gruppi di autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche rinnovabili anche in vista di importanti opportunità di finanziamento.

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