La pandemia non ferma la conversione dell’agricoltura italiana al “biologico” che ha visto un incremento del 2% dei terreni destinati a culture biologiche anche nel 2019.
Questo significa che nell’ultimo decennio il settore dell’agricoltura biologica ha potuto registrare un incremento di quasi l’80% dei terreni che hanno raggiunto costi quasi i 2 milioni di ettari e oltre gli 80.000 addetti.
Questi dati, resti noti dal Rapporto 2020 sul biologico italiano del Sinab (Sistema di informazione nazionale sull’agricoltura biologica) confermano il nostro Paese come leader del settore in Europa.
Se però dal punto di vista qualitativo e quantitativo le notizie sono buone, per i consumatori non è lo stesso visto che i prezzi, a causa delle modalità di coltura e di certificazione imposti dalle normative, restano molto più alti dei prodotti non certificati. Il Rapporto 2020 sul biologico italiano del Sinab infatti ha condotto una ricerca quinquennale sull’andamento del prezzo di alcuni prodotti tradizionali e dei suoi omologhi biologici e si è constatato come questi ultimi abbiamo un costo mediamente più alto di oltre il 60%.
Nonostante questo, soprattuto durante il lockdown il consumo di biologico è aumentato sia nella grande distribuzione che negli acquisti a filiera corta con incrementi  molto elevati per farine e carni bovine, miele e latte.
Altro settore in costante crescita è quello dell’acquacoltura, gli operatori coinvolti hanno raggiunto le 59 unità, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Queste aziende sono concentrate soprattuto nel Centro nord (il 75% circa) e si occupano principalmente di mitilicoltura e molluschicoltura. Il rimanete 25% del Centro Sud si dedicano all’allevamento di spigole ed orate.
Diversa invece la situazione per l’allevamento di animali da carne con un netto calo (del 10%) per suini, ovini, caprini ed equini e un aumento sensibile (4%) per i bovini e addirittura del 14% per il comparto avicolo, dati che confermano la tendenza degli italiani a preferire le carni biologiche e, soprattutto, le cosiddette carni “bianche”.
Il settore biologico quindi è in forte crescita grazie anche al continuo aumento di consapevolezza dei consumatori che cercano nel prodotto caratteristiche di sicurezza alimentare, qualità controllata e certificata e tracciabilità.

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