Da donna oltre che da Presidente della Commissione Regionale Sanità e Politiche Sociali voglio ribadire quanto già dichiarato nel dibattito in Aula: quello dell’interruzione volontaria di gravidanza è un tema sensibile che va affrontato sempre con rispetto e delicatezza nei confronti di tutte le donne.

Credo opportuno chiarire che la maggioranza che governa la Regione Marche non ha prodotto alcun atto contrario alla legge 194, ma ha semplicemente respinto una mozione che chiedeva l’adeguamento a delle linee guida ministeriali che sono in contrasto con la stessa legge 194 a cui fanno riferimento, come chiarito dal TAR della Puglia.

Del resto, è universalmente riconosciuto quanto stabilito nel 2007 dal Consiglio di Stato, e ossia che “le circolari ministeriali non si devono ritenere applicabili laddove le stesse non risultino conformi a legge”. La posizione della maggioranza è stata chiaramente espressa dalla giunta, che sostiene la piena applicazione della 194 e ha intenzione di lavorare per potenziare i consultori e mettere in campo iniziative di supporto economico e psicologico che affianchino la donna in un momento tanto delicato.

Non è intenzione di questa maggioranza accostare le problematiche di denatalità del nostro Paese a quelle legate all’utilizzo della RU486. Pertanto, non accettiamo le strumentalizzazioni di chi vuole far passare un’opinione espressa a titolo personale come la linea politica della maggioranza che invece sostiene la piena applicazione della 194 e la piena tutela della donna.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here