Il 2020 si appresta a restare nella storia, di tutti, ed in particolar modo nelle pagine scritte di Cina e Italia.

È l’anno in cui ricorre il 50 ° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra questi due Mondi, apparentemente lontani, eppur così vicini.
Un appuntamento storico, sigillo di una cooperazione economica e commerciale bilaterale, e, non in ultimo, di uno scambio culturale promotore di un arricchimento immateriale senza pari.

Culle indiscusse della civiltà orientale e di quella occidentale, Cina e Italia, vantano il riconoscimento di grandi nazioni culturali a livello mondiale, occupando i primi due posti per il numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità.
Sono proprio le peculiari caratteristiche dello scambio culturale che hanno favorito, e incrementato, la promozione della comunicazione tra questi due popoli.

La Via della Seta che attraversa l’Eurasia, diventa “ponte” sull’Italia.
Lo stesso fa Mario Chen, (Direttore del Centro di Ricerca e Sviluppo Europeo “Via della Seta”, Presidente dell’Italian Huayi Culturale Communication Co., Ltd., Direttore generale del Gruppo Romea) imprenditore italo cinese che vive in Italia , ove è impegnato attivamente in campo culturale, tanto da essere elogiato dai funzionari italiani come
“il moderno Marco Polo e Colombo nel campo culturale”.

Il brano originale “Qua la mano” è, sì, un chiaro omaggio a questo 50 ° anniversario.
Ma è molto di più : un moto interiore che dà voce a due popoli uniti nella lotta ad un nemico invisibile, un inno alla solidarietà e all’amicizia eterna, un invito a non mollare.

Composto dal noto violinista campano Felice D’Amico, tradotto e cantato da Mario Chen e dal chitarrista Pasquale Curcio che ha lavorato anche agli arrangiamenti nel suo studio Athena di Paestum, sotto la supervisione di un Maestro che nn ha bisogno di presentazione alcuna, Al Bano Carrisi.

Il progetto nasce da un intuizione del violinista Felice D’Amico, che traduce in testo, commistioni visive e sonore, un’idea che da lì a poco prenderà forma nella prima canzone
italo – cinese MAI scritta prima.

Edito dalla Sofy Music che ha fortemente creduto nel progetto, la realizzazione finale si concretizza in una magistrale opera a cura dello studio Zork Digital Planet del regista Daniele Chiariello, in un collage di paesaggi e immagini di sfondo impreziosito da Dorothy Manzo, soprano di eccellenza destinato ai palchi di tutto il mondo.

Il titolo del brano è emblematico:”Qua la mano”.
Nel linguaggio del corpo, non esiste gesto tanto capace di trasmettere forza, fiducia e coraggio quanto una stretta di mano.
Cina e Italia, in una situazione di emergenza senza precedenti, fanno semplicemente questo, stringersi la mano, in uno scambio reciproco di voglia di farcela, l’una per l’altra, l’una di fianco all’altra.
INSIEME.
Ne traspare un messaggio di speranza, di cauto ottimismo e di positività per un momento che tutti ci auguriamo sia più sereno.

Messaggio che trova la sua esaltazione massima nella preziosa autenticità dell’amicizia tra i due Paesi.
Amicizia che ha una sola firma: il “per sempre”.
Amicizia che brinda alla condivisione,
alla bellezza, alla comunione di intenti e a un futuro migliore.
Per tutti.

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