Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.  Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.  Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi;  non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.  In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.  Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.  Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.  Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi,  curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.

Lc 10, 1-9
Santi Timoteo e Tito

“È vicino il regno di Dio” che non è il Paradiso del dopo vita e neanche un feudo elitario di gente impeccabile, degna e scelta… È vicino per forza: sta dentro ciascuno di noi?! Si, perché il Regno di Dio è il nostro cuore e la nostra vita abitati dal bene, dall’amore, dalla bellezza, dalla verità, dalla pace, dall’armonia, dalla gioia! È questa la missione a cui l’essere umano è chiamato ogni giorno. È questo l’investimento che il buon Dio ha fatto donandoci la vita. È questa la scommessa di Dio sulla nostra libertà. È a questo che la sequela di Cristo deve portarci ogni giorno ed è a questo che ogni liturgia, Sacramento e preghiera deve condurci.
“Operai della messe” non sono i preti e le suore ma, per dirla alla maniera del Concilio Vaticano II, tutti gli “uomini e le donne di buona volontà”, che hanno cioè la volontà buona, il desiderio del bene e della bontà supportati dall’amicizia (grazia) di Gesù Cristo.
I santi Timoteo e Tito, col loro esempio di fede e di vita, rinfreschino il seme di bene che alberga nei nostri cuori e ci donino, con la loro intercessione, la forza dell’annuncio e della testimonianza.

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