Sabrina Poggi è una imprenditrice marchigiana che per vent’anni ha gestito un’attività imprenditoriale legata alla consulenza alle pubbliche amministrazioni. Nello specifico si occupava di trascrizioni di udienze e sentenze per il Ministero di Grazia e Giustizia. Un lavoro sicuro e redditizio che però ad un certo punto le è diventato stretto. A quel punto si è guardata intorno e ha avviato un suo progetto legato alla moneta complementare che ora è confluito in uno dei circuiti nazionali più importanti: Cassa Nazionale Complementare SpA Circuito Oros Pay. Un percorso personale e professionale interessante che vale la pena di approfondire.
Quale è stata la molla che le ha fatto decidere di cambiare tutto?
Lo stimolo a cambiare vita, paradossalmente, è arrivato proprio dal lavoro che stavo facendo e dalla quantità sempre crescente di casi che seguivo, fianco a fianco ai magistrati e ai giudici, legati ai problemi economici delle persone che arrivavano nelle aule del tribunale e sfociavano nel penale. Significava che la guerra tra persone e persone era iniziata e ho capito che non potevo stare a guardare ma che volevo aiutare le persone e le aziende in difficoltà a stare meglio, a partire da me.
E l’idea della moneta complementare come le è venuta?
Grazie ad un collega che aveva aderito ad nuovo progetto e che aveva bisogno di un referente per le Marche. Ho capito subito che questa strada era quella giusta per poter crescere e aiutare tante aziende. Ho accettato la sfida, sono diventata una loro consulente e nel giro di poco tempo, grazie alle molte relazioni che avevo nel mio territorio, ho coinvolto un centinaio di aziende e tutte mi stanno seguendo anche in questo nuovo circuito nazionale.
Poi c’è stata un’altra decisione importante, quella di entrare in società con chi le aveva proposto il lavoro…
Eh si. Mi sono detta: io ci sto mettendo la faccia con tante aziende, devo avere la possibilità di prendere decisioni per garantire la serietà e la bontà di questo progetto. È nata così la Circuito Marchex srl nella quale sono entrati come soci anche i componenti dello staff con i quali avevo condiviso l’esperienza iniziale. Fino al 2018 c’è stata una grande crescita e fino ad oggi abbiamo avuto un volume di affari di oltre 20 milioni in moneta complementare.
Nel 2019 invece l’economia comincia a subire un notevole flessione. Come avete affrontato la crisi?
Ho iniziato a chiedere sempre più sviluppi e integrazioni alla piattaforma che utilizzavamo per la gestione dei conti in modo da agevolare il più possibile queste attività di matching tra le aziende. Intervenivamo personalmente per promuovere collaborazioni tra le azienda ma il sistema ha cominciato a fare acqua perché servivano troppi consulenti per assicurare un buon volume di affari. Ogni cento aziende serviva un borcker che le seguisse: troppo personale con una tecnologia che non era in grado di aiutarli. Avevamo un bacino di utenza troppo di nicchia. Per avere veri vantaggi dovevamo coinvolgere aziende medio piccole con i fornitori prevalentemente nelle Marche, chiedevamo al circuito che ospitava tecnologicamente la nostra rete di aziende di allargare gli orizzonti ma nulla da fare e così abbiamo deciso di utilizzare una piattaforma di gestione più all’avanguardia e performante.
Una piattaforma di proprietà?
Certo. E con un grande investimento. Abbiamo costituito una nuova società la MEXCHAIN e costruito la nostra piattaforma di gestione dei conti con un marketplace agganciato che si chiama Inixio.it che si basa su tecnologia blockchain.
Chi sono i consulenti di cui si è avvalsa la vostra società?
Persone affidabili e competenti. Nel 2019 ho avviato un osservatorio di moneta complementare a livello nazionale per poter proseguire nello sviluppo ulteriore e mi faccio aiutare affidando una consulenza al professor Frontoni e al professor Baldi dell’Università Politecnica delle Marche e una al prof. Nino Galloni, economista e già direttore generale del Ministero del Tesoro e del Lavoro. L’Unipm porta avanti una ricerca di strumenti tecnologici da poter agganciare ai sistemi che abbiamo già a disposizione per la continua evoluzione della piattaforma, il prof. Galloni verifica la possibilità della reale applicazione di questi strumenti.
E poi è arrivato il COVID e le aziende si sono trovate ancora più in difficoltà…
Ma noi le abbiamo sostenute e aiutate: abbiamo bloccato per sei mesi tutti i pagamenti dei canoni consentendo alle aziende di continuare a lavorare tra loro e supportandole per questa situazione. E abbiamo continuato a testa bassa il nostro progetto di ricerca per individuare soluzioni alternative che, soprattutto, ci permettessero di aprire la piattaforma agli utenti privati, moltiplicando per le aziende le opportunità di vendita.
Ed è da questi studi che viene fuori l’esistenza di CNC e del Circuito Oros Pay?
Esattamente. Un progetto di cui, per dire la verità il Prof. Galloni mi aveva parlato mesi prima, ma che non avevamo avuto modo di approfondire. Ho subito contattato il Prof. Galloni che mi ha detto di essere tra i fondatori di questa realtà insieme al prof. Vito Umberto Vavalli, già capo tesoriere dell’ENI e consulente di Banca d’Italia e l’imprenditore Leonardo Leone. Mi si è aperto un mondo ed ho preso la decisione di aderire a questa piattaforma molto seria ed affidabile. L’ho fatto tenendo in mente che sarebbe stata una possibilità di crescita per me ma soprattutto per tutte le aziende che mi avevano seguito fino a quel momento e che, altrimenti, avrebbero dovuto aspettare molti mesi prima di avere le stesse opportunità. E invece la situazione richiedeva che le barriere per arrivare al consumatore finale e alla circuitazione nazionale vera e propria fossero abbattute subito.
Come ha riorganizzato le sue aziende?
Circuito Marchex Srl è diventata partner di Cassa Complementare Nazionale. Mexchain continua il suo lavoro di software house gestendo il portale www.inixio.it che ospiterà, grazie alla tecnologia blockchain, solo prodotti di qualità selezionati e tracciabili, attraverso la realizzazione di circuiti di monete complementari di rete, quelli cioè che garantiscono la circolazione di beni e servizi, acquistabili con un sistema di scambio, all’interno di una rete chiusa.
E quale è il suo obiettivo ad oggi?
Lo sforzo che sto facendo in questo periodo è quello di far comprendere alle aziende, una azienda per volta, nel modo più veloce possibile, quali sono le possibilità che si sono aperte per loro.
Una sintesi veloce di questi vantaggi?
Senza entrare nello specifico, il consumatore finale, aderendo alla piattaforma e aprendo il loro conto, si vede valorizzati i suoi euro del 30%. L’azienda, a fronte di una quota minima di adesione una tantum e di una percentuale sulle vendite, si trova per le mani un potente strumento di marketing ed ha la possibilità di richiedere un credito in moneta complementare senza dover pagare nessun interesse e senza termini di restituzione. Insomma una bella boccata d’ossigeno per tutti.

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