MC 3, 20-21
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».

Quanto è Dio, Gesù! Svincolato dai sistemi, dalle leggi, dalle tradizioni, dagli ori, dagli incensi… Un Dio così altro non può essere che “fuori di sé”! Per forza: è fuori di sé perché è tutto dentro il cuore e la vita dell’uomo. Ed una volta che “lo hai capito” Dio, potrà capitare anche a te di sentirti dire “sei fuori di testa”: magari dai tuoi stessi conoscenti, dai tuoi stessi amici e parenti e, perché no, anche dai confratelli.
Gesù si lascia immergere dalla gente ed è la scelta pastorale che ha scelto Dio facendosi carne.
I suoi pensavano che Gesù fosse troppo buono, troppo accondiscendente, troppo accogliente. Quante volte nella Chiesa l’originalità di qualcuno è vista con ostilità a causa dei pregiudizi di chi non sa far altro che criticare per invidia o gelosia? Quante volte nella Chiesa il successo di qualcuno, sempre per la sua originalità, è visto con disprezzo da chi invece preferisce emanare sentenze applicando con rigore e scrupolo il diritto canonico, facendo del sabato e della legge gli unici ed univoci elementi di giudizio della coscienza e della vita della gente?

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