È Luciano Violante l’ospite della diretta streaming di venerdì 19 marzo per le Giornate della partecipazione, una rassegna incentrata sui temi della democrazia, della politica e della partecipazione, organizzata dalla Città di Grottammare, in collaborazione con l’associazione “I luoghi della scrittura”.
“È necessaria” – sostiene Violante – “una nuova cultura politica per sostenere la democrazia. C’è differenza tra crisi e passaggi. La crisi segna un declino, il passaggio segna una trasformazione. Ma la distinzione non è fondata su automatismi. Se assistiamo inerti e senza memoria ai processi che si svolgono sotto i nostri occhi, il declino della democrazia sarà inevitabile”.
Docente universitario, ex magistrato e parlamentare, già presidente della Camera dei Deputati dal 1996 al 2000, Violante presenterà il libro “Democrazie senza memoria”, per una riflessione su come evolvono i processi di crisi nelle democrazie – sistema in cui oggi vive solo il 40% della popolazione mondiale – quando manca la rielaborazione del passato.
Luciano Violante nasce a Dire Daua (Etiopia) il 25 settembre 1941. Si laurea in giurisprudenza a Bari nel 1963 ed entra in magistratura nel 1966. È giudice istruttore a Torino fino al 1977.
Nel 1970 diventa libero docente di diritto penale presso l’Università di Torino. Dal 1974 al 1981 è professore incaricato di istituzioni di diritto pubblico presso la stessa università. Dal 1977 al 1979 lavora presso l’ufficio legislativo del Ministero di Grazia e Giustizia e si occupa prevalentemente della lotta contro il terrorismo. Nel 1983 vince la cattedra di istituzioni di diritto e procedura penale e si dimette dalla magistratura. Dal 1979 è deputato, prima nelle liste del PCI – partito al quale si iscrive nello stesso anno – e poi nelle liste del PDS.
Dal 1980 al 1987 è responsabile per le politiche della giustizia del PCI, di cui diviene poi vicepresidente del gruppo parlamentare. Fa parte della Commissione d’inchiesta sul caso Moro, della Commissione Antimafia, del Comitato parlamentare per i servizi di sicurezza, della Commissione per la riforma del codice di procedura penale, della Commissione Giustizia e della Giunta per il Regolamento della Camera dei Deputati. E’ Presidente della Commissione Antimafia dal settembre 1992 al marzo 1994.
Dal 1994 al 1996 è Vice Presidente della Camera dei Deputati.
Nella XIII legislatura viene eletto, il 10 maggio 1996, Presidente della Camera dei deputati.
Rieletto deputato nel 2001 e nel 2006, è Presidente del gruppo Democratici di sinistra-l’Ulivo nella XIV legislatura e Presidente della Commissione affari costituzionali nella XV legislatura.

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