Stando ai dati pubblicati ieri da Confartigianato Imprese di Ancona e Pesaro Urbino le stime del PIL per le Marche parlano di un -10,6%. Inoltre, considerati i primi tre trimestri del 2020, si registra una perdita di oltre 250 imprese nell’anconetano e di oltre 150 nel pesarese, per un saldo negativo di circa 700 imprese nelle Marche al momento, prendendo a riferimento sempre i primi tre trimestri. Numeri che pesano, in territori già provati duramente da anni dalla crisi: già nel 2019, peraltro, il tasso di crescita annuale delle imprese risultava negativo nella provincia di Ancona (si attestava a -1,19%), così come a Pesaro e Urbino (-0,82%).
Perdite importanti soprattutto se si pensa che le nostre sono, per il 94,4%, piccole imprese fino a 10 addetti che danno lavoro a più della metà (il 52% circa 320.000) degli occupati in tutte le imprese attive.
Per quanto riguarda l’occupazione, inoltre, secondo i dati Istat, nel III trimestre 2020, a confronto con lo stesso trimestre del 2019, sono 35mila in meno gli occupati, 3 su 4 sono donne. Forte, in particolare, la crisi nel terziario, commercio, alberghiero e ristorazione.
Nel settore manifatturiero, infine, le procedure concorsuali sono aumentate del 20%.
Da questi dati di scenario, che non sono certo destinati a migliorare a fine 2020, si può immaginare quante aspettative porti il 2021.
?La prima è riportare la PANDEMIA sotto controllo perchè non si può piu’ andare avanti con gli stop and go, nè con i miseri Ristori, nè con le zone a colori. Sembra che il Vaccino possa portare tranquillità anche se la somministrazione richiederà tempo.
Alcune misure di rinvio di scadenze, rottamazioni ed altro tamponano la situazione, speriamo in misure ancora più incisive.
?La seconda aspettativa riguarda le RISORSE EUROPEE che tra I Fondi Strutturali del Settennio 2021/207 e il Recovery Plan dovrebbero consentire alle Regioni di mettere in campo azioni di sviluppo concrete di sostegno a famiglie, imprese e lavoro.
?La terza : un sostanziare recupero di FIDUCIA, fiducia nelle Istituzioni, fiducia nella Politica, fiducia nelle Associazioni di rappresentanza e fiducia tra le persone.
Queste tre “aspettative” a parole sono facili ma richiedono uno sforzo comune gigantesco consapevoli che ancora per un pò la situazione difficilmente migliorerà.

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