Ricordare a tutti l’importanza della donazione e veicolare un messaggio di speranza. Sono questi gli obiettivi che AVIS Nazionale si pone con la programmata campagna di Natale che sta uscendo in tutto il nostro Paese.
Per renderla efficace è stata scelta una serie di immagini che hanno il compito di veicolare il messaggio della solidarietà e della speranza, nonostante un periodo ancora estremamente delicato come quello che stiamo vivendo, tenuto conto che il prossimo Natale sarà inevitabilmente vissuto in maniera particolare.
“Accorciamo le distanze”, “Restiamo accesi” e “Siamo un unico Fil Rouge”, sono i tre claim scelti per cartoline, manifesti e locandine per spiegare che, pur dovendo restare distanti a causa del virus, è possibile esprimere la nostra vicinanza a chi vogliamo bene attraverso alcuni gesti tanto piccoli, quanto semplici e generosi come scambiarsi un regalo o allestire le luci e gli addobbi dell’albero. Perché regalare gioia e speranza a tante persone è possibile, esattamente come quello che quotidianamente fanno i donatori di sangue il sangue.
È bene ricordare che, con le sue 3.400 sedi sparse sul territorio nazionale, AVIS è la più grande associazione di volontariato del sangue italiana, che ogni anno contribuisce a circa il 70% del fabbisogno nazionale. AVIS può contare su più di 1.300.000 soci, per un totale di oltre 2.000.000 di unità di sangue ed emocomponenti donate (dati relativi all’anno 2019).
«Questo Natale sarà molto diverso rispetto a quello che ciascuno di noi avrebbe desiderato – ha spiegato in un comunicato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola – ma tutto ciò non deve farci dimenticare i sentimenti di solidarietà e vicinanza che da sempre caratterizzano questo giorno e l’impegno della nostra associazione. Ognuno, in un anno così complicato, avrebbe voluto abbracciare i propri cari e sentire di nuovo quei sentimenti tipici di quella che, da sempre, è la festa della famiglia e degli affetti più cari. AVIS vuole essere, seppur virtualmente, vicina ai propri donatori e alle loro famiglie, ecco perché abbiamo voluto mandare il messaggio secondo cui accorciare le distanze è possibile – ha conluso Briola – continuando a garantire il dono più importante da trovare sotto l’albero: la donazione di sangue».

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